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Analisi e riflessione sull’attuale emergenza da Covid-19, intervista al sindaco di Rocca di Neto Alfonso Dattolo. I dati del contagio, lo screening su 500 persone in collaborazione con il Romolo Hospital, e soprattutto le future azioni per il contenimento del contagio e per ritornare alla “normalità”.

Conclusa la campagna di screening promossa dal Comune di Rocca di Neto in collaborazione e con il supporto del Romolo Hospital.

Cinquecento i tamponi rapidi effettuati ad una popolazione individuata dai medici di base e dall’Asp di Crotone, un’azione mirata e programmata per individuare possibili focolai di contagio da Covid-19.

Non uno screening random, ma mirato.
Un’azione fortemente voluta dall’amministrazione guidata da Alfonso Dattolo per consentire l’individuazione e quindi il rapido ed efficace contenimento della diffusione del contagio nella comunità di Rocca di Neto.
Il Romolo Hospital ha messo a disposizione non solo la struttura, gli spazi ed il personale, ma ha anche fornito i test rapidi ad un costo calmierato di 10 euro. Un investimento per il Comune di Rocca di Neto di 5 mila euro, un investimento come lo ha definito il sindaco “per la sicurezza e la salvaguardia della salute”.
Il primo cittadino di Rocca di Neto ha spiegato che lo screening si inquadra in un programma più ampio che la sua ammintrazione sta mettendo in campo per fronteggiare l’avanzata del virus ed il balzo in avanti nei contagi che si è registrato nelle ultime settimane: il 31 ottobre i positivi al Covid-19 nel territorio comunale erano soltanto due, il 16 di novembre i positivi accertati sono cinquanta (tra accertati Asp e positivi allo screening con test rapido).
Un numero che fa riflettere, e deve far riflettere anche quanto ha inciso la chiusura delle scuole disposta a fine ottobre, perché senza quel provvedimento oggi i numeri forse sarebbero stati ben altri.
L’aver percepito ed avvertito a fine ottobre, dopo aver appurato la presenza dei primi casi, il potenziale pericolo, ha portato alla decisione di chiudere le scuole, il Comune di Rocca di Neto è stato tra i primi nel territorio crotonese.
Il sindaco spiega che oggi si sta lavorando per consentire il ritorno a scuola in sicurezza.

Proprio per questo, è in fase di definizione un ulteriore accordo con il Romolo Hospital per effettuare altri 300 test rapidi, questa volta destinatari dello screening saranno gli insegnanti ed il personale scolastico.
Chiudere le scuole, ha ribadito Dattolo, è stato un provvedimento necessario, non rinviabile e dettato dall’emergenza. Riaprirle è invece la sfida  che dobbiamo vincere.

Dobbiamo farlo, prosegue il primo cittadino, per garantire ai ragazzi ed ai più piccoli di ritornare ad una normalità che è condizione indispensabile per una crescita ed uno sviluppo non solo formativo e culturale, ma soprattutto umano e sociale.

È responsabilità di chi amministra e governa i processi predisporre azioni ed interventi tali da garantire il diritto alla studio ed alla socialità senza sacrificare sicurezza, incolumità e salute pubblica. 

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