Transizione energetica, idrogeno, sostenibilità ambientale, progetti e risorse finanziarie: intervista al presidente della V Commissione consiliare al Comune di Crotone Salvatore Riga.

1. La commissione da lei presieduta ha ospitato il Comitato H2Kr, in quella occasione il comitato ha illustrato il progetto della Hydrogen Valley e più in generale della produzione e utilizzo dell’idrogeno. Quali sono state le reazioni dei membri della commissione, e lei cosa ne pensa?
Prima di tutto la ringrazio, perché mi dà l’occasione di esprimere il mio pensiero e visione riguardo un tema che ritengo strategico per il nostro territorio. Da tempo con il presidente del comitato H2KR, vi è un dialogo e uno scambio proficuo di idee. Sulla scorta di questo confronto, ho ritenuto opportuno invitare il comitato a partecipare ai lavori della quinta
commissione che mi pregio di presiedere. Premetto che c’è molta sensibilità e attenzione ai temi ambientali da parte di tutti i consiglieri membri della quinta commissione. I contenuti esposti dal comitato, sono stati benevolmente accolti da tutti, in quanto fin da subito si è percepito il potenziale di crescita e di sviluppo che può derivare da tale proposta.
Personalmente penso che il nostro territorio deve necessariamente imboccare la via di una nuova stagione industriale.
Dobbiamo essere bravi ad agganciare lo sviluppo economico del territorio alle opportunità offerte dal green deal europeo. L’ UE si è posta per il 2050 di raggiungere la neutralità climatica trasformando tale sfidante obbiettivo in opportunità economica. Sono ingenti i capitali sia pubblici che privati messi in campo per sostenere la transazione
energetica e la decarbonizzazione dell’attuale sistema economico. Crotone ha il potenziale per diventare una società innovativa nel settore dell’industria dell’idrogeno. Se creiamo ora una proposta sostenibile e attrattiva per i player
industriali, possiamo raggiungere buoni potenziali di crescita sia in termini economici che occupazionali.

  1. Rileggendo il programma elettorale della coalizione di cui lei è espressione e che ha portato all’elezione del sindaco Voce, sul tema della transizione energetica non c’è molto: “un’Europa più verde e priva di emissioni di carbonio grazie all’attuazione dell’accordo di Parigi e agli investimenti nella transizione energetica, nelle rinnovabili e nella lotta contro i cambiamenti climatici”. Oggi il dibattito in ambito Europeo e anche nazionale ruota intorno al tema della transizione energetica anche e soprattutto in considerazione delle risorse economiche messe a disposizione dell’Europa. A Crotone invece sembra non aver attirato l’attenzione della politica e neanche dell’amministrazione. È così?
    Il programma politico dell’attuale amministrazione (https://www.vocesindaco.it/programma/) prevede 8 punti due dei quali sono in linea con il piano di azione europeo sul clima e transizione energetica proposta dalla commissione europea nel 2019. I programmi dell’attuale amministrazione seguono una visione ambientale non più come fattore produttivo secondario ma come capitale naturale da valorizzare. Anche il progetto “Crotone Vision 2030” (https://www.vocesindaco.it/crotone-vision-2030/) prevede obiettivi in linea alla programmazione delle Politiche di Coesione dell’UE: “un’Europa più verde e priva di emissioni di carbonio grazie all’attuazione dell’accordo di Parigi e agli investimenti nella transazione energetica, nelle rinnovabili e nella lotta contro i cambiamenti climatici”.
    Come primo passo verso l’attuazione del programma in materia di energia ed ambiente, nella seduta del 16 aprile il consiglio comunale ha approvato la proposta di adesione del comune di Crotone al patto dei sindaci per il clima e l’energia. L’ente comunale sottoscrivendo il patto si impegna a sostenere l’attuazione dell’obiettivo comunitario di riduzione del 40% dei gas a effetto serra entro il 2030. Al fine di tradurre il nostro impegno politico in misure e progetti pratici, presenteremo, entro due anni dalla data di adesione il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (denominato PAESC). In questo piano saranno indicate le azioni chiave che il Comune di Crotone intende intraprendere per il raggiungimento di questi obiettivi in materia di energia e clima. Questo sarà il primo documento programmatico in materia d’ambientale ed energetico.
    È chiaro che questo è solo il punto di partenza. Pertanto è necessario intraprendere una nuova visione dello sviluppo energetico del nostro territorio. Ricordiamo che il nostro territorio è sede del distretto energetico. Siamo in una fase di cambiamento del paradigma del sistema sia a livello nazionale che europeo, dunque anche la politica del distretto energetico deve mutare e allinearsi a quello che è l’obiettivo che ci proponiamo di raggiungere.
  2. Idrogeno blu e idrogeno verde, il colore potrebbe fare la differenza: l’amministrazione Voce su quale fronte si colloca? E lei ha avuto notizia di un possibile interessamento di Eni e Snam per la produzione e l’accantonamento a Crotone dell’idrogeno blu che potrebbe essere prodotto grazie all’estrazione del metano?
    Al di là dei colori ciò che determina una differenza sostanziale è il processo di produzione dell’idrogeno. L’unico sistema
    ad oggi sostenibile è la produzione di idrogeno mediante sistemi chiamati elettrolizzatori, molto energivori e per essere
    davvero sostenibili, dovrebbero essere alimentati da fonti rinnovabili ed il nostro territorio ha un notevole surplus di
    energia prodotta da fonte rinnovabile da impiegare. L’idrogeno prodotto è definito “verde” proprio perché tale processo
    ha impatto zero, senza emissioni inquinanti e senza consumo di preziose risorse naturali.
    L’amministrazione Voce è orientata e sosterrà processi produttivi sostenibili quali l’idrogeno verde.
    Ad oggi circa il 95% dell’idrogeno è impiegato perlopiù per uso industriale, ottenuto da reforming del metano o da gassificazione del carbone, con processi che generano grandi quantità di emissioni di anidride carbonica. Questa rappresenta la via sbagliata che rigettiamo anche per una questione di opportunità. I finanziamenti pubblici in campo e i piani d’investimento della maggior parte dei player industriali sono per lo sviluppo di idrogeno verde.
    Ad oggi non sono pervenute richieste da parte di ENI. Ma non escludiamo un coinvolgimento futuro.
  3. Sul fronte delle energie rinnovabili quali progetti sono stati predisposti o sono in via di predisposizione, se lo sono, da parte del Comune di Crotone? Quale la visione di sviluppo energetico per la città di Crotone?
    Il GSE nel suo rapporto statistico annuale sull’attività del fotovoltaico in Italia indica per il territorio della provincia di Crotone una radiazione solare cumulata annua compresa tra i 1700 – 1800 KWh/m2 (dati elaborati a cura di RSE su dati EUMETSAT http://sunrise.rse-web.it/). Dati che ci garantiscono un potenziale elevato per sviluppare l’Industria del Sole, turismo ed energia. Entrambe le cose sono conciliabili ed integrabili tra loro. Questa è la visione per uno sviluppo sostenibile del nostro territorio come leva economica ed occupazionale. I settori da perseguire sono la mobilità sostenibile, l’economia dell’idrogeno, lo sviluppo di una comunità energetica cittadina. Per la mobilità sostenibile sono in atto contatti con una nota società italiana, per la realizzazione di una rete cittadina di colonnine di ricarica per auto elettriche. Perseguire la realizzazione di un Hydrogen Valley Crotonese dove sviluppare una filiera per la produzione, il trasporto, l’accumulo e l’utilizzo di idrogeno, puntando su ricerca, tecnologie, infrastrutture e servizi innovativi. Questo può essere realizzabile soltanto se si ha la capacità di mettere insieme le università, gli istituti di ricerca, associazioni e player industriali già presenti sul territorio. Sfruttare le potenzialità della generazione distribuita per la costituzione di una comunità energetica cittadina.
  1. Il Comune di Crotone potrebbe farsi promotore per la creazione di una rete di collaborazioni tra pubblico e privato per un progetto che sfrutti le iniziative finanziabili in tema di transizione energetica inserite nel PNRR?
    Ci stiamo preparando ad avviare interlocuzioni con i player industriali del settore energetico. Anche l’attuale tavolo di
    confronto con Eni può rappresentare un momento importante per coinvolgere la multinazionale in un nuovo percorso
    industriale per Crotone
    . Siamo a conoscenza dei piani industriali di Snam e la visione di Eni riguardo l’idrogeno ed il suo
    utilizzo. Sono in corso ragionamenti per offrire a più player industriali del settore piani di sviluppo in modo da diversificare gli impieghi di questo nuovo vettore energetico.
    Certamente non è solo l’idrogeno l’unico driver da tenere sottocchio. Il PNRR tocca diverse aree di intervento dalla produzione energetica alla gestione dei rifiuti, passando per la gestione della risorsa idrica alla mobilità sostenibile.