Di seguito la nota dell’on. Sergio Torromino.

“Con sconcerto e disappunto ho letto l’ordinanza n.146 del 2021 del presidente facente funzione della regione Calabria Nino Spirlì. Un ordinanza ineccepibile e inattaccabile sul piano formale ma che , per il nostro territorio , è irricevibile ed incomprensibile. ;Non è più possibile accettare che sul territorio e sulla pelle della comunità crotonese si scontino inadempienze , ritardi e inefficienze dei sindaci e dei presidenti delle ATO provinciali .Noto con rincrescimento che , ancora una volta , a prevalere è il particolarismo ed una visione strabica del territorio . Crotone e i crotonesi non possono rispondere sempre SI quando da tutta la regione ,e ad ogni occasione, arrivano NO , immotivati ed egoistici . La stessa ordinanza , per esempio, sarebbe potuto valere per la discarica di Lamezia Terme che, pur in presenza di un autorizzazione della regione Calabria che aveva previsto il conferimento di 150 tonnellate di rifiuti provenienti della città di Crotone e del suo territorio provinciale, nei giorni scorsi aveva registrato l’opposizione, arbitraria e ingiustificata, dei territori interessati a tale provvedimento.Il tema dei rifiuti ormai non è più procrastinabile, non è pensabile continuare con provvedimenti d’urgenza , è necessario invece ridisegnare il sistema della raccolta dei rifiuti calabresi così come per il sistema idrico e il dissesto idrogeologico atteso che quello attuale non funziona e che sta mostrando, ogni giorno di più, i segni dell’obsolescenza e dell’inefficienza . Tuttavia questo non mi esime dal rilevare che l’attuale sindaco del comune capoluogo, nella qualità di presidente dell’Ato rifiuti, prima d’incatenarsi provvedesse a realizzare una raccolta differenziata efficiente . Raccolta differenziata che farebbe abbassare l’importo della tassa e ridurrebbe la quantità di rifiuti conferiti fuori regione se è vero , com’è vero , che Crotone, con una maggiore produzione pro-capite di indifferenziata, pari a 290 kg/anno, è il fanalino di coda non solo della regione, ma dell’intero paese, con l’11% di raccolta differenziata, che di fatto la portano a produrre una quantità di rifiuti enorme, tanto da dover essere inviati fuori regione, a prezzi esorbitanti. In ogni caso , e in attesa di ulteriori decisioni da parte del presidente facente funzione, il sindaco di Crotone potrebbe attivarsi per far valere le ragioni del nostro territorio utilizzando gli strumenti normativi e legislativi che gli consentono , nella sua qualità do dominus del territorio comunale , di opporsi ad una decisione lesiva e dannosa per l’intera provincia . In ogni caso mi preme rilevare , per sgonfiare sul nascere polemiche pretestuose, che nell’ordinanza del presidente facente funzione Spirlì non si fa riferimento alcuno allo smaltimento di rifiuti pericolosi per cui tutte le “fantasie” legate alla bonifica , o alla mancata bonifica , in colpevole ritardo e con responsabilità ben precise, le lasciamo ai populisti e ai demagoghi che , a corto di argomentazioni serie e valide , cominciano ad avere il fiato corto.  A mio parere urge, immediatamente, un pronunciamento del presidente facente funzione che annulli l’ordinanza con cui , in maniera solitaria e in piena autonomia,  ha individuato il sito di Columbra come discarica dei rifiuti calabresi e, contemporaneamente, necessita che lo stesso Spirlì convochi “ad horas” una riunione con tutte le ATO calabresi per affrontare, in maniera condivisa ed unitaria, senza bandierine e senza campanili, la problematica dei rifiuti in tutta la Calabria .La comunità crotonese è in attesa di sviluppi , prima che lo sconforto e la sfiducia prendano il sopravvento .”