Si è tenuto questa mattina il primo incontro del tavolo istituzionale promosso dal sindaco Vincenzo Voce con Eni Rewind finalizzato alla definizione dei rapporti tra la città e la società ambientale di Eni.

Il primo appuntamento si è tenuto stamattina e ha avuto come oggetto il progetto di bonifica Pob fase 2 in corso nelle aree dell’ex stabilimento industriale a Crotone.

Alla riunione con il sindaco Voce hanno partecipato la vice sindaco Rossella Parise, gli assessori Sandro Cretella e Antonio Scandale, il segretario generale Matteo Sperandeo, dirigenti e funzionari del settore ambiente e i consiglieri comunali Nicola Corigliano e Antonio Manica.

Per Eni Rewind erano presenti in video conferenza Enrica Barbaresi (responsabile relazioni istituzionali), Francesco Misuraca (direttore Ingegneria e Bonifiche ambientali), e in presenza Carlo Montella (program manager Calabria e Sicilia).

Il sindaco in apertura della riunione ha evidenziato che il tavolo istituzionale è una occasione per riprendere una interlocuzione con il territorio.

L’intenzione dell’amministrazione, ha evidenziato il sindaco, è quella di aprire un dialogo costruttivo su tutti i punti per i quali è stato istituito il tavolo.

Oggi si parte con l’argomento più importante: il Pob fase 2

La bonifica dell’ex area industriale, ha detto il sindaco, non può essere definita dinamica ma deve essere definitiva. Il progetto attuale non garantisce una reale bonifica.

Vincenzo Voce ha parlato da sindaco ma anche da esperto, forte dall’esperienza di anni di battaglie a difesa dell’ambiente e del territorio.

La città ha perso dodici anni, ha aggiunto il sindaco, a partire dalla sperimentazione di fitorimediazione che ha dato esito negativo, come a suo tempo previsto dal sindaco, che aveva definito “alberelli magici” e previsto che per realizzarla ci sarebbero voluti 4000 anni. 

La città, ha ribadito il sindaco, vuole una bonifica non una messa in sicurezza.

Quanto Eni Rewind prevede di spendere garantisca una bonifica che consenta di restituire le aree alla collettività. Questa è la base di discussione dell’amministrazione e della città.

I rappresentanti di Eni Rewind hanno colto con massima disponibilità la volontà di riprendere l’interlocuzione con il Comune e con il territorio per la prosecuzione delle attività di bonifica, dando atto all’amministrazione di aver avuto un approccio scevro da pregiudizi ideologici e prendendo atto delle eccezioni tecniche che il sindaco ha rappresentato a nome dell’amministrazione relative al Pob fase 2. Eni Rewind ha finora investito 170 milioni di euro in attività di risanamento ambientale e prevede di investirne ulteriori 300. Riguardo alla contaminazione delle falde, Eni Rewind ha precisato che la contaminazione è confinata alle aree, senza alcuna contaminazione esterna, grazie alle opere di barrieramento idraulico e trattamento delle acque già realizzate e da tempo operative.

Nel corso della riunione, tra l’altro, si è fatto il punto della situazione e sono state illustrate le attività in corso relative al Pob fase 1