Questa mattina il primo cittadino di Crotone Vincenzo Voce ha affidato ad una nota il suo commento al voto per il rinnovo del Consiglio regionale. Competizione elettorale che lo ha visto in campo in prima linea accanto al suo leader e leader di Tesoro Calabria Carlo Tansi e accanto alla sua candidata Domenica (Mimma) Scida.

Inevitabile riconoscere la vittoria del centrodestra, ma soprattutto inevitabile riconoscere la sconfitta politica, di una compagine che a distanza di poco più di 12 mesi, giorno in più giorno in meno, ha mandato in fumo un patrimonio, come lui stesso ha sottolineato, ribadito di oltre 16 mila preferenze nella città capoluogo.

Preferenze che è bene sottolineare non sono state a favore di un progetto politico, ma di una compagine con un leader che incarnava ed esaurire in sè il voto di protesta, che era simbolo personificato di un moto di rabbia rispetto ad uno status quo, rispetto a quello che veniva riconosciuto come un sistema politico stagnante.

A poco vale quindi questa mattina riconoscere la vittoria di Occhiuto, piuttosto che la sonora bocciatura di questa “nuova” classe dirigente ed amministrativa locale.

A poco serve il richiamo all’ascolto delle istanze delle persone, al ritorno al linguaggio della gente, all’abbandono, e qui si sfiora il paradosso se non addirittura il patologico, dei social e dell’aggressione verbale affidata a questi.

E forse a poco servirà il confronto con Giunta e maggioranza se prima non si chiariscono alcuni aspetti non di poco conto, considerato che hanno fatto la differenza elettorale un anno fa, hanno fatto la differenza nella gestione amministrativa e politica della gestione “Voce”, hanno fatto la differenza per questa tornata elettorale regionale: PD con annessi e connessi, e Stanchi dei Soliti sempre più stanchi anche di questi “nuovi”.

Un’interlocuzione, per quanto il primo cittadino possa provare a negare, tra lui ed il Partito Democratico c’è stata, c’è, e forse lui sperava potesse esserci anche in futuro….

Se non un’alleanza, sicuramente un corteggiamento ed una frequentazione che se non stabile non può neanche essere considerata una “scappatella”, con buona pace di Andrea Arcuri e dei “Stanchi”.

La conferma oltre l’alleanza ed il sostegno ad Amalia Bruni?

Le dichiarazioni della candidata crotonese del PD Annagiulia Caiazza che ha parlato e confermato che si lavora e si punta a molto di più di un’interlocuzione e quindi alla costruzione di un centrosinistra forte e necessariamente allargato con il primo cittadino che potrebbe quindi contare e puntare su una maggioranza diversa da quella uscita dalle urne un anno e che passa dal PD e dalle aggregazioni civiche che al Pd fanno riferimento.

Non sembrano dello stesso avviso Andrea Arcuri ed Movimento “Stanchi dei Soliti” che invece commentando il risultato elettorale regionale scrivono in riferimento al movimento del sindaco Voce:

” 𝗧𝗲𝘀𝗼𝗿𝗼 𝗖𝗮𝗹𝗮𝗯𝗿𝗶𝗮: 𝗹𝗮 𝗳𝗶𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗹𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿?Il declino regionale di Tesoro Calabria – che ha perso il 60% dei consensi rispetto alle regionali del 2020 – si è avvertito anche in città. Sebbene Crotone sia l’unico comune della Calabria in cui il partito di Tansi ha raggiungo più del 5% dei voti, le prospettive del primo partito di maggioranza del consiglio comunale erano senz’altro diverse. È comunque apprezzabile il “mea culpa” di Tansi, che ha fatto un’analisi seria e pacata del risultato elettorale e che lascia intendere un allontanamento (momentaneo?) dalla politica. Il nostro gruppo politico aveva preso le distanze da Carlo Tansi, proprio in virtù dei suoi repentini sbalzi di coalizione (indipendente – De Magistris – PD).”

Caro sindaco la strada dei buoni propositi è lastricata di Pd, Stanchi dei Soliti e soprattutto di crotonesi che a 12 mesi di distanza le chiedono di rendere conto…