Consiglio comunale convocato per discutere e confrontarsi su bonifica e rapporti con Eni Rewind e discarica in località Giammiglione. I lavori del consiglio si sono conclusi con l’approvazione e l’adozione del seguente deliberato: il comune di Crotone dice non alla discarica in località Giammiglione  e ad ogni altra discarica per rifiuti speciali e non da realizzarsi nel territorio provinciale.

In particolare il Consiglio delibera:

  • “di essere contrario alla realizzazione della discarica per rifiuti, pericolosi e non, la cui realizzazione è stata proposta, dalla Ditta Maio Guglielmo Srl in località Giammiglione del Comune di Crotone;
  • di fornire indirizzo al Sindaco e Giunta di dare attuazione alla delibera in ogni circostanza in cui l’Amministrazione debba esprimersi nel merito della realizzazione della discarica per rifiuti pericolosi e non, proposta dalla Ditta Maio Guglielmo Srl, in località Giammiglione del Comune di Crotone;
  • Si esprime altresì la propria ferma contrarietà alla realizzazione di nuove discariche nonché all’utilizzo di quelle esistenti al fine di smaltire le scorie ed i rifiuti provenienti dalla bonifica dei siti industriali del territorio comunale e provinciale;
  • Si esprime ancora la ferma contrarietà alla realizzazione sul territorio Comunale di ulteriori discariche per lo smaltimento di rifiuti nonché all’utilizzo delle discariche attualmente esistenti, al fine di smaltire rifiuti che provengano da Comuni diversi da quelli del territorio Provinciale;
  • di autorizzare il Sindaco e l’Amministrazione ad ogni azione conseguenziale che sia rivolta al perseguimento degli scopi di cui ai punti 1-2-3, raccomandando al Sindaco ed all’Amministrazione di promuovere il preventivo coinvolgimento delle preposte commissioni consiliari permanenti in ogni iniziativa, valutazione ed atto deliberativo che sia rivolto al perseguimento delle finalità suddette, anche unitamente alla Regioni o altri Enti o Associazioni;(…)”

Un testo che però stride con quanto dichiarato e spiegato nel corso dei lavori del consiglio dal primo cittadino di Crotone, che rispondendo alle sollecitazioni dei consiglieri comunali Arcuri, Meo, Antonio Manica, Fabio Manica, ha invece sottolineato l’inevitabilità della discarica a servizio per la bonifica: “Poco si può fare, anzi nulla!”

A poco sono valsi gli interventi di Danilo Arcuri che pure ha chiesto spiegazioni e informazioni sulle interlocuzioni in corso con Eni Rewind, ignorata la richiesta del consigliere Antonio Manica, che pure ha illustrato le ragioni di diritto che avvallerebbero le pretese di Eni Rewind, sulla necessità di avere il cosiddetto “piano B” da proporre e contrapporre ad Eni Rewind alla luce della giurisprudenza favorevole alla multinazionale e che prevede discariche di prossimità rispetto ai siti di produzione del materiale/rifiuti da smaltire.

Il sindaco di Crotone ha optato per una lectio magistralis di chimica con accenni ai temi tanto cari della campagna elettorale, un’invettiva contro questo e quello, con annesso excursus sul curriculum vitae dei consiglieri di opposizione.

Un lungo excursus che è partito dalla prima sindacature di Vallone ed è terminato alla Giunta Pugliese con l’approvazione del Pob Fase 2.

Pob Fase 2 che è bene ricordare è oggi in fase di rinegoziazione da parte di Eni che propone, contrariamente a quanto previsto e stabilito in precedenza, di lasciare i rifiuti in loco, o tombati o tratti in discarica a servizio.

Nessun piano B dunque, il sindaco ha anzi confermato che c’è ben poco da fare se non addirittura nulla, e che quell’area, piaccia o no, non sarà mai restituita alla città ed al territorio.

Una presa d’atto che però come detto stride con quanto poi deliberato dal consiglio comunale “Si esprime altresì la propria ferma contrarietà alla realizzazione di nuove discariche nonché all’utilizzo di quelle esistenti al fine di smaltire le scorie ed i rifiuti provenienti dalla bonifica dei siti industriali del territorio comunale e provinciale;

Si esprime ancora la ferma contrarietà alla realizzazione sul territorio Comunale di ulteriori discariche per lo smaltimento di rifiuti nonché all’utilizzo delle discariche attualmente esistenti, al fine di smaltire rifiuti che provengano da Comuni diversi da quelli del territorio Provinciale”.

C’è forse da pensare che il testo deliberato sia stato più un atto dovuto all’assise che non un reale convincimento, che sia un’enunciazione di principio e non già un impegno concretizzabile, che sia più conseguenza di interventi come quello dei consiglieri Pingitore, che del NO alle discariche ha fatto una ragion d’essere (ed un’elezione), o del consigliere Salvatore Riga, lontano ormai dalla maggioranza che ha dichiarato:

 “E’ necessario che nel dire no alla discarica di Giammiglione  dobbiamo dire no anche all’idea assurda di una deposizione e di uno smaltimento delle scorie rimuovendole dai siti inquinati a pochissima distanza dal sito da bonificare perché, inevitabilmente, il problema resterebbe sempre a Crotone mortificando i cittadini a favore dei diversi player che attendono di poter accogliere nelle proprie strutture i rifiuti delle bonifiche.”

Si conclude il resoconto del consiglio comunale di lunedì 22 novembre 2021 ricordando a chi oggi si stupisce che “nulla di nuovo sotto l’azzurro cielo” di Crotone e nelle aule e stanze del palazzo comunale si ode, che le proposte Eni rewind sono note almeno da maggio 2021 e che nella missiva di ottobre sono soltanto state ribadite, che la consapevolezza del sindaco Voce sulla destinazione dei rifiuti della bonifica nella discarica di Columbra non è stata maturata nella giornata di ieri ma piuttosto è stata dichiarata ed esplicitata durante le barricate alzate contro l’ordinanza regionale di qualche mese fa, che per la discarica a servizio per i rifiuti tenorm e amianto…“poco si può fare anzi nulla” è una consapevolezza e non un rammarico.