“Una Festa non può far perdere ad un’amministrazione il buon senso, l’etica e l’esercizio responsabile del potere.
Sempre l’amministratore deve essere animato da ambizioni di giustizia sociale. Se il politico manca di tali ambizioni il rischio e che si ripieghi su interessi privatistici e personali.
Se ciò accade, è sintomo di un cattivo stato di salute del principio democratico e mancanza di senso delle istituzioni. Ci duole dirlo, ma è ciò che sta accadendo all’attuale amministrazione comunale.
Bene si addicono le parole dello scrittore e politico Alexis de Tocqueville che afferma: «Gli arrivisti delle democrazie sono quelli che si preoccupano meno di tutti gli altri del futuro: soltanto il momento attuale li preoccupa e li assorbe. Essi amano il successo più che la gloria.
Ciò che vogliono soprattutto è dominare». Nelle parole del filosofo francese, fotografiamo in modo nitido, la condizione del far politico dell’amministrazione e di alcuni suoi componenti.
Tutto ciò ci preoccupa, ma non ci intimorisce e per tanto da consiglieri comunali, ci determineremo, per poter porre tutte le azioni correttive a questa compagine amministrativa, che era nata con grandi ambizioni, primo tra tutti quello di ripristinare la giustizia sociale.
Il nostro appello è al Sindaco, affinché ristabilisca innanzitutto l’ordine naturale che la democrazia impone: il rispetto di ruoli, competenze e prerogative e di rapporti e relazioni con il consiglio comunale.
È necessario, oggi più che mai, un richiamo ad una maggiore responsabilità ed etica del fare amministrativo, perché arriverà il momento in cui si dovrà rispondere e render conto delle proprie azioni e comportamenti.
Superficialità e leggerezza non si addicono a chi amministra la cosa pubblica, disinibizione e sfrontatezza nell’adozione di atti amministrativi, nella gestione del bene comune da parte di alcuni consiglieri comunali di maggioranza, come accaduto in questi giorni non sono accettabili
e neanche tollerabili.
In ogni modo ci determineremo nelle sedi opportune senza risparmiarci, affinché venga garantita la terzietà, ed il buon governo.
È vero, i bambini hanno bisogno anche delle favole…noi grandi no!”