Una sconfitta difficile da accettare: un Crotone che rischia poco, che passa in vantaggio e ha la possibilità di raddoppiare prima di vedere sfumare tutto negli ultimi dieci minuti di gara per due episodi. Sottil opera diversi cambi nella formazione e ritrova capitan Dionisi, Modesto propone una squadra con diverse novità, a partire dalla disposizione in campo, una sorta di 4-2-3-1 con Marras,Kone e Kargbo ad agire dietro Maric. Partono bene gli squali con il centrocampista di proprietà del Torino – molto attivo – ad alimentare una flida manovra offensiva, e che si rende protagonista anche di qualche bella iniziativa personale. Ma è Kargbo ad avere la prima occasione clamorosa al 13′: gran cross di Calapai e l’attaccante in spaccata non riesce a deviare verso la porta da distanza ravvicinata. Il Crotone continua a condurre le operazioni, l’Ascoli prova a reagire e al 29′ una maggior pressione offensiva si concretizza con un colpo di testa di Baschirotto: ottima la risposta di Festa. Il primo tempo non regala ulteriori occasioni e si va al riposo a reti bianche. Dopo un inizio di ripresa in cui i padroni di casa sembrano esser rientrati più pimpanti, gli uomini di Modesto ritrovano in fretta lo smalto della prima frazione e al 51′ arrivano vicini al gol: sinistro di Sala in area, Leali chiude lo specchio della porta e respinge con i piedi. Tre minuti più tardi si sblocca il risultato: Kone raccoglie una respinta corta della difesa di casa e con un sinistro chirurgico, appena all’interno dell’area di rigore, supera il portiere bianconero. Poi il solito Kargbo va via in velocità sulla sinistra e innesca Maric ma la difesa si rifugia in corner. La squadra di Sottil reagisce e al 69′ Biadaoui di testa manda di poco a lato. Dopo un altro paio di ripartenze interessanti con Marras liberato nello spazio che non riesce a concretizzare, i marchigiani trovano il pareggio con un gran gol da fuori di Falasco, che raccoglie una respinta su corner e dalla distanza insacca all’angolino basso alla sinistra di Festa (84′). Cambia l’inerzia della gara e cinque minuti più tardi incredibilmente il risultato si capovolge: il direttore di gara Baroni, richiamato dal VAR, assegna un calcio di rigore per fallo di Kone su Maistro. Lui stesso si presenta sul dischetto, il portiere ospite para ma sulla respinta la palla torna sui piedi dello stesso calciatore ascolano che sigla il 2-1 finale. É l’epilogo imprevedibile di un match condotto per lunghi tratti ma che, come troppo spesso in questa stagione stregata, non porta il Crotone a un risultato favorevole.

( Fonte: www.fccrotone.it)