La foca monaca torna nelle acque dell’Area Marina Protetta Capo Rizzuto, l’esemplare
è stato avvistato nella giornata di domenica 17 aprile.


Un cittadino castellese ha avvistato la Foca monaca nello specchio acqueo antistante il
Castella Aragonese di Le Castella (zona B dell’AMP “Capo Rizzuto”) e la Provincia di
Crotone in qualità di ente gestore dell’AMP sta facendo da raccordo e coordinamento
raccogliendo le segnalazioni di avvistamenti .


La foca monaca, uno dei mammiferi più minacciati al mondo, è uno degli indicatori più
sensibili della qualità dell’ambiente, e la sua presenza, il suo ritorno nelle acque
dell’AMP ne conferma l’eccellenza, oltre che l’attenzione dell’Ente gestore nei confronti
di quello che è patrimonio dell’intero territorio, da proteggere e promuovere.
Il Presidente dell’Ente intermedio Sergio Ferrari unitamente al consigliere con delega
all’Area Marina Protetta Reffaele Gareri hanno immediatamente attivato tutte le
procedure a tutela dell’esemplare e a salvaguardia dell’ecosistema marino e a
garanzia dell’AMP.


In tal senso vanno le raccomandazioni e le informazioni diramate e indirizzate agli
operatori della pesca, alle associazioni ambientaliste, alle forze dell’ordine ed anche
alla popolazione tutta affinchè si presti attenzione durante la frequentazione nelle aree
oggetto degli avvistamenti al fine di poter tutelare la foca monaca e diffondere sempre
più i comportamenti rispettosi dell’ambiente marino.
Fondamentali sono le segnalazioni, ma estremamente importante è adottare
comportamenti corretti in caso di avvistamento o di contatto con l’esemplare.

Occorre ricordare che sono fondamentali le segnalazioni, ma estremamente
importante è adottare comportamenti corretti, in caso di avvistamento o di contatto
con l’esemplare.
Si riportano di seguito le linee guida comportamentali ISPRA, da adottare in caso di
avvistamento:
• In caso di avvistamento di una foca monaca è importante ridurre immediatamente
ogni potenziale disturbo generato dalla vicinanza umana all’esemplare ed allertare
immediatamente la Capitaneria di Porto ( tel.:1530) e/o l’Area Marina Protetta (Liò G.
tel.: 3496692976), segnalando l’evento e continuando ad osservare l’esemplare,
annotandone il comportamento ed i dettagli fisici (ad es. colorazione della
pelliccia,dimensioni, forma del corpo). Nel contempo sarebbe opportuno fotografare o
filmare l’esemplare per poter ottenere informazioni importanti sulla tutela della specie
protetta.
In caso di avvistamento di una Foca monaca in ambiente emerso (su una spiaggia, su
uno scoglio, o in una grotta):
• è fondamentale mantenere una distanza di sicurezza dall’esemplare per evitare di
disturbarlo ed allontanarlo dal sito in cui sta riposando. Si raccomanda di mantenere il
massimo silenzio, ed allontanarsi lentamente evitando movimenti bruschi che possano
spaventare l’esemplare, fino a raggiungere una distanza di sicurezza di almeno 50
metri dall’esemplare.
• si deve evitare il contatto fisico con l’esemplare, il lancio di oggetti o l’emissione di
richiami vocali o di rumori in vicinanza di una foca poiché tali azioni rappresentano
motivo di disturbo e di stress per l’esemplare.
• bisogna assolutamente evitare di introdurre gli animali domestici nei luoghi
frequentati dalle foche poiché potrebbero essere portatori di malattie per le foche
stesse e comprometterne la salute.
Qualora l’avvistamento dovesse verificarsi all’interno di una grotta:
• è importante allontanarsi in silenzio, evitando movimenti bruschi e mantenendosi
vicino alle pareti della grotta senza ostruire il passaggio acquatico.
• è assolutamente vietato tentare di avvicinare una foca monaca con il suo cucciolo
perché lo stress provocato dalla vicinanza umana potrebbe provocarne l’abbandono,
mettendone a rischio la sopravvivenza. Il disturbo al sito di riproduzione potrebbe,
inoltre, indurre la femmina ad abbandonare quel luogo per gli anni successivi.

In caso di avvistamento in mare:
• spegnere subito i motori dell’imbarcazione, mantenere il silenzio, e aspettare che
l’animale continui il proprio percorso senza ostacolarlo. Le foche, incuriosite, possono
avvicinarsi ai natanti, ai subacquei ed alle imbarcazioni, ma in nessun caso devono
essere disturbate, molestate e inseguite sia in acqua e sia a terra.
• In caso di avvistamento di una foca monaca durante una nuotata o un’immersione,
allontanarsi lentamente per non disturbare l’animale.
Si ricorda che la foca monaca è una specie protetta dalla legge italiana che ne vieta
non solo l’uccisione e la cattura, ma anche il semplice disturbo. In caso di un
avvistamento di un esemplare di questa specie è importante mantenere la calma e
usare sempre il buon senso, in modo da adottare al meglio un comportamento
rispettoso delle esigenze di un animale così minacciato.
Per segnalazioni o richieste di informazioni si prega di contattare l’Area Marina
Protetta Capo Rizzuto: (Liò G. tel.: 3496692976)

Si ricorda che la foca monaca è una specie protetta dalla legge italiana che ne vieta
non solo l’uccisione e la cattura, ma anche il semplice disturbo. In caso di un
avvistamento di un esemplare di questa specie è importante mantenere la calma e
usare sempre il buon senso, in modo da adottare al meglio un comportamento
rispettoso delle esigenze di un animale così minacciato.
Per segnalazioni o richieste di informazioni si prega di contattare l’Area
Marina Protetta Capo Rizzuto: (Liò G. tel.: 3496692976).