Due assoluzioni, quella dell’agente di polizia dell’ufficio immigrazione della questura crotonese, Rocco Meo, e quella del mediatore culturale Karim Makwan, entrambi per non aver commesso il fatto.

Il processo è scaturito dall’operazione “Ikaros” condotta dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Crotone nel febbraio del 2021 e che ha portato allo smantellamento di due organizzazioni dedite alla commissione di una serie di reati finalizzati a favorire la permanenza illecita, sul territorio italiano ed europeo, di richiedenti asilo. I reati contestati sono, a vario titolo, associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, falsità ideologica, traffico d’influenze illecite e corruzione.

All’avvocato Salvatore Andrea Falcone sono stati inflitti 10 anni e due mesi, a cui si contestano 94 capi di imputazione.

Cinque anni e 4 mesi per un altro avvocato crotonese, Irene Trocino, e per i suoi colleghi Sergio Trolio, 4 anni e 3 mesi e Gabriella Panucci, 4 anni, 8 mesi e 15 giorni.

Nove mesi con pena sospesa, invece, per l’agente della polizia locale Alfonso Bennardis. Condannati anche i mediatori culturali e migranti coinvolti e che secondo l’accusa sarebbero stati il tramite per far ottenere i permessi di soggiorno ai loro connazionali.

Sono 6 gli anni inflitti a Rachida Lebkhachi , 4 anni e 8 mesi a Mohammed Kasro, 4 anni e 15 giorni a Edris Mahmouzadeh nel processo con rito ordinario mentre in quello con rito abbreviato (per falsità ideologica) sono 9 i mesi e 20 i giorni di reclusione, 6 mesi per Intzar Ahmed, mentre 2 anni e 8 mesi sono stati decisi per Amhad Soaib, la cui posizione è stata valutata in abbreviato in contemporanea con il processo ordinario.