“Nulla di nuovo all’orizzonte.
L’ingegnere Voce non ci ha per nulla stupito, nonostante l’invito ad abbassare i toni e ad aprire un
confronto con i consiglieri comunali e con la città su un tema di fondamentale importanza come la
bonifica.
L’ingegnere Voce, invece, si è lasciato andare alle sue solite logorroiche intemperanze, condite di
insulti, offese, insinuazioni, bugie e falsità.
C’era tutto, tranne le risposte alle legittime domande poste da ben cinque consiglieri comunali.
Niente a che vedere con l’atteggiamento di un sindaco, che dovrebbe mettere la responsabilità e il
senso del dovere davanti il proprio ego e il proprio io.
Non c’è nulla da fare…
Avevamo chiesto al sindaco di convocare un Consiglio comunale per confrontarsi sul tema della
Bonifica, dopo gli articoli apparsi sulla stampa che hanno alzato i livelli di preoccupazione e
allarme in tutta la città.
Avevamo chiesto al sindaco di chiarire le notizie di questi giorni.
Avevamo chiesto, così come tanti crotonesi si chiedono e ci chiedono di fare chiarezza su
determinati punti.
Che ne sarà della bonifica?
Cosa ne sarà della passeggiata degli innamorati?
Dove verranno sepolti i veleni?
Quando e come riprenderanno i lavori di bonifica?
Avevamo chiesto al sindaco di avere rispetto della massima assise cittadina, dei rappresentanti dei
cittadini eletti democraticamente.
Ma l’ingegnere Voce ha deciso di negare il confronto democratico.
Ribadiamo un concetto che dovrebbe essere alla base di qualsiasi amministratore: “non è lesa
maestà che i consiglieri comunali chiedano che si riunisca l’assise cittadina per dibattere di un tema
come la bonifica”.
È un offesa a noi e alla città negare questo confronto, così come già successo su Antica Kroton,
argomento che mai ha varcato le porte della sala Consigliare.
E visto che è un nostro diritto, da consiglieri comunali, avendo prima chiesto al sindaco di
convocare lui il Consiglio comunale, presenteremo noi, nelle prossime ore, la richiesta, secondo
regolamento, della convocazione di una seduta della massima assise cittadina sull’argomento
Bonifica. Richiesta che, e l’ingegnere Voce lo sa bene, a norma di regolamento non potrà essere
rigettata.
Vorremmo, infine, invitare l’ingegnere Voce a pensare attentamente alle parole da utilizzare da oggi
in poi, perché è giusto che lui sappia, e dovrebbe già saperlo, che se è a conoscenza di notizie di
reati da pubblico ufficiale, qual è un sindaco, deve farne immediatamente denuncia, altrimenti è lui
stesso a commettere un reato (Articolo 361 Codice Penale – Omessa denuncia di reato da parte del
pubblico ufficiale).
Se invece non ne è a conoscenza ma si inventa la solita “storiella” giusto per macchiare la
reputazione altrui, allora ciò che dice è perseguibile penalmente, si chiama illazione, si chiama
calunnia e si rischia la reclusione da un minimo di due a un massimo di venti anni.
Ed in questo caso la parte lesa si rivolge alla magistratura, così come si sta procedendo a fare.”
I consiglieri comunali
Danilo Arcuri
Antonio Megna