Di seguito la lettera che il comitato Tufolo-Farina ha inviato al presidente della Repubblica.

“Gentilissimo Signor Presidente,
ad Ella mi rivolgo per segnalarLe una grave violazione di un diritto sancito dalla nostra amata Costituzione, e più precisamente dell’articolo 34 che garantisce il diritto allo studio:
“ La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.”
Nella nostra piccola cittadina, di cui mi auguro Ella possa visitare prima della scadenza del suo mandato, i
nostri ragazzi di periferia stanno avendo difficoltà a raggiungere gli istituti scolastici e della scuola
dell’obbligo, poiché, l’amministrazione Comunale, in nome di un virtuosismo economico finanziario non
riesce a programmare e fornire per tempo il servizio di trasporto scolastico, infatti, mentre lo scorso anno si è riusciti ad avere il servizio solo dalla prima metà di Dicembre, quest’anno, nostro malgrado,
probabilmente il servizio partirà a Gennaio, ammesso che si riesca a fare un bando di gara “ congruo” che
garantisca la partecipazione degli addetti al settore.
Da oltre trent’anni, l’Ente Comunale ha garantito questo servizio, visto ché, in molti casi, vi sono distanze
proibitive dagli istituti scolastici e dalla scuola dell’obbligo, distanze superiori ai 10 km, ed in tanti sono
impossibilitati ad accompagnare i loro bambini a scuola perché non automuniti.
Crotone, negli anni, è cresciuta urbanisticamente in modo disomogeneo, e non tutti i quartieri hanno la
fortuna della presenza di scuole dell’obbligo, per questo motivo ritengo che il servizio scuolabus sia
essenziale per le famiglie, ed in assenza del servizio, queste sono state lasciate nella più totale
disperazione.
Dopo l’increscioso disservizio avuto lo scorso anno, che ci ha visto manifestare in piazza per l’attivazione
dello stesso, quest’anno speravamo in un atteggiamento meno impassibile da parte degli amministratori
locali, e che gli stessi avrebbero garantito fin da subito il servizio, e qualora si fosse verificato lo stesso
problema, difronte alla mancata attivazione, avrebbero quantomeno sentito l’esigenza, in tutta umiltà, di
chiedere scusa alle famiglie che stanno subendo questo grave disagio ed a tutti i bambini che non viene
data la stessa opportunità di studio. Invece il nulla!
L’unica motivazione, che ci viene ripetuta dall’assessore al ramo, è, che questo servizio essendo a domanda individuale, non può essere essenziale, quindi, il Comune non sarebbe obbligato a fornire il servizio.
Credo invece, per le motivazioni fin qui date, che il servizio sia essenziale ed indispensabile per le nostre
famiglie ed i nostri bambini, e difronte ad una “inadempienza amministrativa “ si dovrebbe essere così umili da chiedere scusa ai ragazzi ed alle famiglie.

Pertanto, chiedo, attraverso gli uffici di Presidenza, un Suo autorevole intervento per chiarire in modo
inequivocabile ed in via definitiva che il diritto allo studio va garantito per come previsto dalla nostra
Costituzione, ed il Comune si faccia carico di tutte le esigenze delle famiglie che non hanno la possibilità ad accompagnare i loro figli a scuola, in modo da garantire a tutti l’opportunità allo studio senza che questa continui ad essere una discriminazione verso i ragazzi di periferia.”