In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la
Polizia di Stato, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione “… questo NON è AMORE
2022” è stata presente, nel pomeriggio odierno, in Piazza della Resistenza a Crotone, ove i poliziotti
hanno incontrato i cittadini per mostrare loro il percorso da intraprendere in occasione di violenze
subite o percepite ai danni delle donne.
Nello stesso luogo è stata registrata, altresì, la partecipazione delle istituzioni locali e delle
associazioni antiviolenza che si occupano dell’assistenza alle vittime di violenza, nonché al
recupero del cd. maltrattante.
Nella stessa data, la Polizia di Stato è stata altresì presente presso il centro Socio Culturale “
Ceramidà ” di Isola di Capo Rizzuto, in occasione di una manifestazione canora organizzata dal
Comune.
Dall’inizio dell’anno, sono stati 25 gli Ammonimenti emessi dal Questore sia su richiesta di
vittime di atti persecutori – che non hanno inteso presentare una querela per i comportamenti subiti

  • che per atti di violenza domestica.
    Nel medesimo periodo sono state, altresì, avanzate 9 proposte di sorveglianza speciale di P.S.
    “qualificata” nei confronti di soggetti ritenuti socialmente pericolosi, in quanto indiziati dei delitti di
    “Maltrattamenti contro familiari e conviventi” e di “Atti persecutori”.
    L’attenzione della Questura al fenomeno non si esaurisce con l’emissione dei provvedimenti di
    prevenzione, ma si sostanzia anche nella fase successiva che completa adeguatamente lo spettro di
    efficacia dell’ammonimento. In particolare, oltre ad offrire assistenza alla vittima anche per il
    tramite di altri attori istituzionali a ciò deputati, recentemente è stato siglato con il Comune di
    Crotone ed il Centro Antiviolenza “Noemi” un protocollo d’intesa finalizzato al recupero dell’uomo
    maltrattante.
    La consapevolezza che la sfida contro il femminicidio e gli atti di violenza di genere si gioca
    esclusivamente nel campo della prevenzione, passa proprio anche dall’avvio, su base volontaria, del
    maltrattante ad un percorso di riabilitazione che lo porti a comprendere le motivazioni che lo hanno
    indotto ad assumere comportamenti violenti nei confronti della donna.
    E ciò nel convincimento di poter difendere le donne, occupandosi anche degli uomini.