Il  SAI (Sistema di  Accoglienza Integrata), vede da anni la Provincia di Crotone, i Comuni di
Crotone e di Isola di Capo Rizzuto e le associazioni/cooperative che a vario titolo gestiscono i
progetti, Agorà Kroton, Prociv Arci di Isola di Capo Rizzuto, Kroton Community, Baobab, nella
sensibilizzazione alle tematiche dell’immigrazione, dell’educazione allo sviluppo, alla legalità, ai
diritti umani e alla cittadinanza attiva, attraverso concreti interventi di accoglienza integrata a
favore dei richiedenti asilo e rifugiati.
 
Molte le iniziative portate avanti in quest’ottica, da quelle realizzate nell’ambito della giornata
Mondiale del rifugiato, la Festa dei popoli che ha visto il coinvolgimento delle varie comunità
presenti e integrate sul territorio, al concorso artistico “Rifùgiati…c’è posto per tutti” per dare
voce ai pensieri e alle emozioni della comunità, rispetto a un tema come il diritto alla mobilità di
tutti gli esseri umani, i  “Laboratori di Lettura” realizzati  nelle  scuole  per  sensibilizzare, educare
e coinvolgere il mondo dei ragazzi e, attraverso loro, le famiglie sulle problematiche connesse ai
Rifugiati, sulla loro vita; un  programma radiofonico con Radio Barrio “la frontiera nascosta” che
ha raccontato il fenomeno migratorio intrecciando le storie di chi lo vive e chi lo studia. Senza
dimenticare il recente video per i 20 anni del SAI che in pochi minuti racconta la storia
dell’accoglienza nella nostra terra.
 
Diffondere quanto possibile le buone pratiche e sensibilizzare la comunità locale al tema          
dell’accoglienza è uno degli obiettivi dei Progetti S.A.I.

L’interazione sociale accresce il senso di appartenenza alla comunità e garantisce la coesione necessaria alla positiva convivenza nel tessuto sociale cittadino. Sulla scia di quanto costruito in questi anni e con la voglia di essere parte di una comunità che accoglie e interagisce  che viene accolta la proposta di “Fantasylandia” di aprire la porte ai bambini dei progetti SAI.
I coniugi, Francesco Covelli e Lucia Romanazzi, proprietari del parco giochi, hanno messo
gratuitamente, a servizio dei bambini accolti nei tre progetti, la propria struttura ludica per un
pomeriggio di divertimento. La proposta   pervenuta agli enti denota un grande gesto di umanità
e di sensibilizzazione da parte di un territorio dove l’accoglienza è di casa.
E per una maggiore integrazione, ogni bambino del progetto, a sua scelta, avrà la possibilità di
invitare un amico con il quale condividere un pomeriggio di divertimento.