La festa dei popoli è un evento promosso da anni dagli enti locali, Provincia di Crotone e
Comune di Crotone e dagli enti attuatori Agorà Kroton, Prociv Arci di Isola di Capo Rizzuto,
Kroton Community, Baobab, dei progetti di accoglienza integrata nell’ambito del SAI (
Sistema di Accoglienza e integrazione) lo scopo della festa e la sensibilizzazione alle
tematiche dell’immigrazione e della mobilità umana. La festa dei popoli è un momento di
incontro tra le comunità che vivono e operano a Crotone, tra cittadini che hanno scelto
questo territorio e cittadini che vi sono da generazioni.
La guerra in Ucraina con la forte esposizione mediatica conseguente, ci ha mostrato come la
pace sia un valore da coltivare e come la fratellanza tra i popoli debba essere sempre al
centro di una riflessione che dobbiamo estendere a quante più persone possibili. Questo
ultimo anno di accoglienza in emergenza, dovuta a questa guerra vicinissima, abbiamo
avuto una rete di solidarietà che,sebbene sia sempre esistita, è stata più forte e presente.
Un anno di lavoro inteso nei centri d’accoglienza dove vivono i rifugiati provenienti da territori
perennemente in guerra e i nuovi rifugiati che vengono da territori più vicini. Riflessioni
importanti che hanno influenzato il nostro modo di fare accoglienza a donne e bambini che
hanno lascito la loro quotidianità perché la violenza dei potenti ha deciso di ridisegnare
confini e territori. Abbiamo sempre bisogno di momenti d’incontro fuori dai centri
d’accoglienza, dobbiamo ricercare occasioni di diffondere quanto possibile le buone pratiche
dell’accoglienza e sensibilizzare la comunità locale a questo importante tema. Essere e
sentirsi parte di una comunità è viverne i momenti di festa e godere del bello, cercare calore
umano lontano km dalla propria casa e dai propri affetti. Ieri, grazie allo spettacolo del
Teatro della Maruca, nella suggestiva Piazza Duomo a Crotone, i grandi e i bambini , che
sono intervenuti numerosissimi, hanno potuto sentire cosa accade ad un cuore che si chiude
all’altro.
Il “Racconto di Natale di Zampalesta” si fa portatore di messaggi importanti. Bisogna aprire il
cuore all’incontro con l’altro, bisogna essere pronti a donare e donarsi. “La via che gli uomini
seguono presagisce una fine sicura se essi vi perseverano, ma, modificando quella via,
anche la fine deve cambiare”. Un messaggio che è per tutti e che sicuramente ha arricchito
chi ha orecchie buone per ascoltare e cuore per sentire. Un ringraziamento per questo
evento va a Mamido del Gruppo Lucente, Società di costruzioni civili ad ambito familiare che
opera su Crotone. Ha fortemente voluto donare questo spettacolo ai bambini accolti nei Sai
e ha accettato che invece di fare uno spettacolo a porte chiuse si potesse realizzare in
centro città per permettere a tutti di prendervi parte. A pochi metri dallo spettacolo, nella
cornice storica degli eventi della festa dei popoli, piazza mercato, è stata allestita una mostra
fotografica che ripercorre i 20 anni dei SAI. Un giorno lungo 20 anni, tra operatori storici e
nuovi colleghi, tra diverse sfumature di colori di pelle per il quali c’è posto per tutti. Un
mutamento,che come molte cose buone, su questo mondo, cominciano sempre col sorriso.