Sale inesorabilmente il numero delle vittime del naufragio di domenica 26 febbraio nelle acque antistanti la spiaggia di Steccato di Cutro. Questa mattina sono stati rivenuti altri tre corpi senza vita, il bilancio, purtroppo provvisorio, sale a 62.

Il corpo di un uomo è stato trovato sulla spiaggia ad alcune centinaia di metri dal luogo del disastro. Un altro corpo è stato recuperato in mare, a circa 400 metri dalla riva, da una motovedetta della Guardia costiera ed il terzo a Le Castella, a 3,5 miglia marine dal luogo dell’incidente. Il totale delle vittime accertate sale così a 62.

Intanto la Procura di Crotone ieri ha aperto un’inchiesta, con le ipotesi di omicidio e disastro colposi e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Le ricerche in mare sono proseguite per tutta la notte, con due motovedette della Guardia costiera e l’ausilio di unità del reparto aeronavale della Guardia di finanza e dei vigili del fuoco. Dalle 6 sono entrati in azione i sommozzatori della Guardia costiera e da poco è entrato in azione anche l’elicottero della Capitaneria di porto.

Due persone sarebbero state fermate, con l’accusa di essere stati gli scafisti dell’imbarcazione che ieri mattina si è infranta contro una secca davanti la costa di Cutro, nel Crotonese, con la conseguente caduta in mare dei migranti che si trovavano a bordo. Tra le 60 vittime anche molti bambini, e sono decine i dispersi. Ottanta le persone che si sono salvate. Le due persone che sarebbero in stato di fermo si aggiungono a quella di nazionalità turca già bloccata, con la stessa accusa, nella giornata di ieri.

E questa mattina alle 11 in tutte le scuole della Provincia di Crotone e negli uffici pubblici sarà osservato un minuto silenzio ed in tutti comuni è stato decretato il giorno di lutto cittadino.

Di seguito la nota del Presidente della Provincia di Crotone Sergio Ferrari: “

Lunedì 27 febbraio ore 11.00 un minuto di silenzio e di raccoglimento per le vittime del naufragio.

Un’immane tragedia ha segnato tutti noi, il naufragio dell’imbarcazione con a bordo uomini, donne e bambini che hanno perso la vita nelle acque del nostro mare.

Avevano affidato al mare ed ai rischi di un lungo viaggio la speranza di un futuro migliore, e la speranza di una vita diversa, ed invece hanno trovato morte e disperazione.

Profondo dolore, rabbia e tristezza sono i sentimenti che pervadono i nostri cuori, ed in ciascuno di noi forte è anche lo smarrimento, ed è per questo che auspico e rivolgo, certo della sensibilità ed attenzione, lunedì alle 11.00 in tutte le scuole di ogni ordine e grado nella nostra provincia, un minuto di raccoglimento e di silenzio, un momento da dedicare alla riflessione, che coinvolga tutti i ragazzi, perché è nostra responsabilità educare, formare, ma anche ascoltare ed interpretare i sentimenti: preoccupazione, dolore, tristezza, rabbia e cercare di comprenderli.

Alle ore 11.00 silenzio, raccoglimento e preghiera per le vittime del naufragio.”