Continua il programma Erasmus del polo dell’infanzia “Bimbi & co” di Isola di Capo Rizzuto, un progetto
straordinario iniziato nel 2021 con l’accreditamento Erasmus denominato “KA120” che ha l’obiettivo di
promuovere l’istruzione e la formazione inclusive e di alta qualità. Lo stesso, promosso dall’agenzia
nazionale del Programma Erasmus+, ha anche lo scopo di sostenere i partecipanti per permettere di
raggiungere le qualifiche e le competenze necessarie per una partecipazione attiva alla società
democratica, oltre ad una reale comprensione interculturale e una cittadinanza europea attiva. Nel mese di ottobre 2021 la “Bimbi & co “ ha ottenuto l’approvazione per il progetto denominato “One Upon a Time”, un programma basato sulla valorizzazione della lettura nella fase prescolare, con un particolare focus sulla letteratura locale, che ha visto il coinvolgimento di altre due scuole proveniente da Grecia e Turchia. Il primo meeting di apertura è avvenuto lo scorso mese di settembre ad Isola Capo Rizzuto, con un’intensa settimana di attività tra cui la lettura di due racconti di letteratura locale: Astiokena ed Uccialì. Adesso, invece, è toccato alla scuola di Isola trasferirsi in Grecia per il secondo step del progetto, più precisamente nella città di Kalamata, dove è stata accolta con entusiasmo anche dal Sindaco Athanasios Vasilopoulos. In Grecia, il gruppo di Isola Capo Rizzuto ha seguito con entusiasmo tutte le attività proposte dal partner greco, un’occasione di forte crescita culturale e professionale: “Abbiamo viaggiato nella storia greca, tra rovine e reperti – ha detto la referente d.ssa Francesca Fauci – abbiamo avuto la possibilità di confronto con un autore locale e una visita personale al sindaco della città, il quale ha voluto congratularsi personalmente per l’iniziativa”. “A breve questa magnifica esperienza si concluderà, con l’ultimo meeting che si terrà a fine maggio ad Istanbul; l’Erasmus – conclude la Fauci- in qualsiasi forma esso si viva, in qualche modo cambia la vita: vedere posti nuovi con gli occhi di un locale, raccontarsi, provare cibo completamente diverso ,vivere a stretto contatto con persone di culture differenti, tutti aspetti che ti portano poi ad una unica conclusione:
le differenze sono punti di vista e i confini in realtà, sono solo geografici”.