“Leggo sulla stampa che il sindaco della Città di Crotone, Vincenzo Voce, in relazione alla ipotizzata (vero o no che sia poco importa) adesione da parte di taluni consiglieri comunali di Crotone al partito di “Noi Moderati”, ha rilasciato delle dichiarazioni dal tenore e contenuto paragonabili a quelle che si sentono nei peggiori bar dopo aver alzato troppo il gomito.
E’ inconcepibile che una autorità istituzionale, il sindaco lo è, possa esprimersi definendo in senso dispregiativo altri consiglieri comunali eletti dal popolo come “personaggi simili” o che rivolgendosi agli altri gruppi politici li definisca “partitini insignificanti”, specie se si considera che dopo tre anni di amministrazione ancora la sua collocazione politica e partitica non è solo confusionaria, ma è un vero e proprio minestrone.
Lui si ha tradito gli elettori che lo hanno votato, poiché aveva vinto in quanto outsider (apparente) che aveva respinto ogni accordo con partiti e gruppi politici.
Peccato poi che dopo aver attaccato pubblicamente il consigliere Mario Megna lo abbia fatto eleggere Presidente del Consiglio Comunale ed abbia stretto accordi con alcuni partiti del centrodestra, lo stesso centrodestra che attacca ogni giorno però.

Voce parla di nuovo progetto politico civico in autunno, tale affermazione contiene già due verità.
La prima, se dopo poco tempo Voce è costretto a parlare di nuovo progetto politico, conferma che il suo primo progetto politico è già fallito sul nascere, tenuto conto che dopo pochi mesi dalla sua elezione aveva già perso alcuni consiglieri e che per rimanere a galla è stato costretto a stringere accordi con Forza Italia.
In politica parlare di progetto politico civico e richiamare poi l’esperienza del Movimento Tesoro Calabria di Carlo Tansi è da suicidio politico.
Carlo Tansi è quello che tacciava il PD di essere il partito della torta, salvo poi fare accordi elettorali con lo stesso PD alle scorse elezioni regionali.
Ma Carlo Tansi è sempre quello che dopo aver fatto accordi anche con De Magistris è riuscito a litigare con l’ex magistrato.
Insomma un totale disastro, sino al punto che si è dovuto ritirare dalla mediocre esperienza politica.
Se Voce definisce Tansi un amico di cui imitare le prodezze politiche sulla falsariga di un progetto sedicente civico, siamo già al fallimento totale.
In realtà Voce da sindaco di Crotone, dopo aver perso anche le elezioni provinciali, ha sostanzialmente con il suo agire isolato l’intero territorio crotonese, avendo negato o quantomeno compromesso ogni tipo di rapporto istituzionale a tutti i livelli, dal governo nazionale a quello regionale.
Potrà confermare il sindaco Voce che più volte da quando sono entrato in consiglio regionale ho dato la mia ampia disponibilità (a prescindere dalle appartenenze politiche ed ideologiche) per sostenere le politiche attive e di sviluppo della città di Crotone (dal programma nazionale, gestito dall’Agenzia per la Coesione territoriale Metro Plus e Città medie, ove tra le cinque città interessate al progetto vi era anche la Città di Crotone, a Congesi, etc…).
Sennonchè, non ho mai ricevuto un solo contatto telefonico e non sono mai stato coinvolto in alcunchè, strano modo di sostenere la propria Città, rifiutando ogni contatto con la politica nazionale e regionale (che nulla gli ha chiesto!). Probabilmente l’unico interesse è quello della candidatura personale.
Ma il sindaco Voce probabilmente non si è reso conto che con la sua ultima nota stampa ha delegittimato ruolo e prerogative di ogni suo consigliere di maggioranza (cercando di condizionarne l’agire, minacciando dimissioni o esclusioni), in quanto probabilmente condizionato da una maggioranza ballerina si è preoccupato per il semplice fatto che qualcuno avesse scritto di una cena o di un incontro politico, senza verificare la fondatezza della notizia o meglio ancora adesioni o altro di significativo, salvo affermare (non ne consociamo la fonte) che questa nuova formazione di Noi Moderati avrebbe avuto l’obiettivo di andare in opposizione.
Insomma pessima chiave di lettura e mediocre consequenziale reazione.
Voce ha altresì affermato che si ripresenterà alla carica di Sindaco e che non vorrà con lui i traditori.
Premesso che se esistono dei traditori (in realtà trattasi di consiglieri che coerentemente lo hanno abbandonato poiché del progetto iniziale nulla era rimasto) certamente costoro non si ricandideranno più con lui, ma c’è da chiedersi che credibilità può avere un progetto politico dove un candidato a sindaco, senza partiti, senza movimenti, appoggiato da consiglieri di altra area, che non ha una linea politica nazionale, regionale e provinciale, dichiari già di essere candidato senza essersi seduto ad un tavolo per confrontarsi con le altre presunte forze politiche che dovrebbero appoggiarlo ?
La nota stampa di Voce conferma che è un sindaco che decide tutto da solo, che ha scarsa considerazione della sua attuale maggioranza sia in punto di autorevolezza e spessore politico, che allo stato è rimasta silente rispetto ad un grave rimprovero pubblico, ove tutti accettano che devono ricevere l’autorizzazione del sindaco per poter parlare o incontrare un consigliere regionale, privi insomma di autonomia ed indipendenza che misura anche autorevolezza e capacità politica-amministrativa.
Allora chiedo al sindaco Voce, se è sicuro (ed io al momento non entro nel merito) che la sua amministrazione ha lavorato bene, che esistono dei traditori che fanno il salto della quaglia e che gli altri sono partitini insignificanti, si dimetta e ritorni al voto per avere una maggioranza con il suo nuovo progetto politico (?) civico (?).
Lucarelli diceva questa è un’altra storia.
Ed infatti, Voce non si dimetterà (ci vuole coraggio e non chiacchiere e distintivo), le sue affermazioni sono dettate più dal timore di perdere ulteriore terreno e non già dalla sicurezza di essere rieletto.
Confermo invece che alcuni consiglieri (i nominativi verranno ufficializzati) del Consiglio comunale di Crotone aderiranno al progetto di “Noi Moderati”.”

Antonello Talerico
Consigliere Regionale e
Commissario regionale Noi Moderati