“Nel nostro Comune – si legge in una nota del Partito Democratico di Cirò Marina – la Carta Famiglia “Dedicata a te”, che serve ad aiutare numerose famiglie italiane, è già arrivata ad alcune famiglie beneficiarie ma, purtroppo, non a tutte nel nostro Comune per una grave
inerzia da parte, ovviamente, dell’Amministrazione Comunale. L’invio è iniziato il 18 luglio e, la procedura,
ha previsto un lavoro incrociato tra Inps e il Comune di residenza, con il coinvolgimento anche di Poste
Italiane. Non serviva presentare domanda per ricevere la carta. I beneficiari, infatti, sono stati individuati
dall’Inps tra coloro che hanno un ISEE non superiore ai 15000 euro, secondo un ordine di priorità e,
successivamente, i nominativi sono stati comunicati ai comuni i quali, attraverso un apposito applicativo
web, messo a disposizione dell’Inps, dovevano stilare una graduatoria. Ora a questo punto, ci duole
evidenziare, che il consigliere Notaro “ha mal interpretato” il contenuto nella normativa di attuazione, o
meglio, ha fatto (volutamente) un pò di confusione su ciò che il decreto statuisce come atto obbligatorio o meno da parte del Comune. Infatti, a differenza di quanto sostenuto dal consigliere Notaro, il comune, non aveva l’obbligo di pubblicare la graduatoria, ma aveva l’obbligo di informare, a casa, gli interessati di essere beneficiari della carta e comunicare loro le modalità di ritiro della stessa. Tale comunicazione, doveva essere inviata in tempi congrui poiché, per attivare le carte, era necessario effettuare un primo pagamento entro il 15 settembre 2023: la mancata attivazione comportava la decadenza dal contributo. Purtroppo, il nostro Ente, ha notificato molte comunicazioni troppo tardi, addirittura ci sono lettere datate il 15 settembre e, pertanto, molti interessati, non potranno beneficiare di un loro diritto.
Pertanto, noi prendiamo, ancora una volta, atto del deplorevole “andazzo amministrativo”. Questa rimane
un’Amministrazione Comunale dai tanti e inutili proclami ed infinite passerelle mondane, a cui piace
tagliare nastri e nastrini (tra l’altro per opere mandate avanti dalle precedenti Amministrazioni), ma del
tutto inconcludente quando si tratta di lavorare, seriamente, per garantire i diritti dei cittadini. Non
riuscendo nemmeno a vigilare sulla normalità dei processi amministrativi, quanto accaduto sulla Carta
Famiglia non si registra in nessun altro comune. Per questo Notaro, anziché difendere l’indifendibile,
dovrebbe rimboccarsi le maniche e cercare una soluzione a questa ingiustizia.