I Consiglieri Comunali: Antonio Manica, Alessia Le Rose, Fabio Manica, Danilo Arcuri, Anna
Cantafora, Fabrizio Meo, Salvatore Riga, Dalila Venneri, ai sensi dell’art. 39, comma 2, del T.U.E.L.
267/2000 chiedono che venga convocato un Consiglio Comunale straordinario, con il seguente ordine del giorno: -Akrea spa e il suo futuro.
I consiglieri motivano così la richiesta: considerato che
- abbiamo appreso dagli organi di stampa che, all’esito di una ricognizione da parte della governance di
Akrea spa finalizzata a definire l’attuale situazione finanziaria della partecipata, è emersa una debitoria
corrente pari ad Euro 2.418.615,93 a conferma di una grave crisi economico-finanziaria che attraversa la
società, peraltro, già rilevata dal Collegio sindacale in data 10 luglio 2023, tale da mettere in serio pericolo la
sopravvivenza dell’azienda stessa; - già il bilancio al 31 dicembre 2022 chiude con una rilevante perdita di Euro 738.637,44 determinata in gran
parte dai costi inerenti alla gestione delle piattaforme di trattamento/valorizzazione dei rifiuti differenziati
sostenuti, in violazione di quanto previsto dall’art. 7, commi 1 e 2 del contratto di servizio con il
comune, da Akrea spa e non dal comune, configurandosi, pertanto, una grave responsabilità del socio
unico, che, solo di recente, ha provveduto a saldare il proprio debito nei confronti della partecipata facendo
ricorso alla deprecabile “scappatoia”, censurata a più riprese dalla Corte dei Conti, dell’approvazione del
debito fuori bilancio; - in occasione dell’assemblea per l’approvazione del bilancio 2022, il comune di Crotone si è limitato ad
esprimere preoccupazione in relazione al costo del personale ritenuto elevato e da sottoporre a continuo
monitoraggio senza alcun accenno a programmi/progetti finalizzati al rilancio dell’azienda tali da migliorare la
qualità del servizio reso e rendere concretamente possibile il raggiungimento di risultati accettabili
nell’ambito della raccolta differenziata, allo stato, palesemente scadenti; - è oramai evidente il totale disinteresse del comune di Crotone in merito al futuro della sua partecipata, la
quale necessita, di contro, di un urgente e non più procrastinabile piano di investimenti necessario per
garantire il suo funzionamento (sopravvivenza) anche e soprattutto al fine di tutelare gli attuali posti di lavoro,