Si discute e si dibatte della necessità di fare di Crotone anche un polo universitario, pubblico o privato, si è dibattuto nelle scorse settimana di dimensionamento scolastico, della perdita di autonomia, della “identità” rubata, ma troppo spesso sfugge al dibattito la necessità, urgente, e non ulteriormente sacrificabile di “DIGNITA'”.

Sì, dignità, che vuole dire luoghi appropriati e sicuri, significa sicurezza, vuole dire accesso ad una formazione didattica, culturale ed umana.

L’emblematico caso dei “topi” al Filolao, altro non è che il risultato di un modo di fare approssimativo da parte di chi ha la responsabilità della cosa pubblica, del bene comune.

Insensato puntare il dito contro la dirigente, una giovane professionista che sta lavorando su innovazione ed integrazione, su opportunità ed esperienze di cui la scuola si fa artefice ed intermediario, una scuola riferimento per l’intero territorio provinciale e lo conferma il numero crescente di iscritti ( 240 nell’ultimo anno).

Con emergenza topi in atto, ed è bene ricordare che il problema non riguarda solo il Liceo Scientifico, ma un’intera area su cui insistono istituti scolastici ed abitazioni, dirigente, docenti e non, e studenti, si sono rimboccati le maniche ed hanno rimosso i cumuli di erba e sporcizia accatastati nel cortile.

Ed allora proteste, legittime e dovute, di studenti e genitori, articoli di giornali, non cercano chi mettere alla gogna, devono essere strumento di aggregazione e di lavoro unitario per un comune obiettivo: DIGNITA’ e RESPONSABILITA’!.

Ritorniamo a lottare per strada, nelle aule, nelle assemblee, nei luoghi a ciò deputati, consigli d’istituto ecc., lasciamo mail e whatsapp al divertimento ed allo svago.

Agli studenti, quelli del Filolao oggi, da ex studente, di quella che rivendico essere identitaria della nostra città, per storia, tradizione e per capacità di rinnovarsi ed innovare, dico: Non mollate mai, lavorate e dimostrate con i fatti che lo status quo non vi sta bene! Siate parte viva, partecipi e anche protagonisti con azioni e non proclami. Non si resta a casa!

Per concludere, non parlatemi di università, cittadella degli studi e rigenerazione urbana, se prima non sanate l’indegna situazione in cui versano scuole ed aree urbane frequentate dagli studenti!

E aggiungo gli interventi spot in corso d’opera a volte sono peggio del lassismo!

Operai, transenne, calcinacci raccolti e portati via oggi dopo i lunghi mesi di stop delle attività didattiche sono una vergogna.