Il principale obiettivo è garantire l’alta qualità della formazione ai futuri medici e un’assistenza sanitaria per tutti i cittadini, in una regione che, storicamente, segna il passo come la Calabria. È per questo che il Coruc (Comitato regionale universitario di coordinamento regione Calabria) ha deciso di approvare all’unanimità la proposta del rettore Nicola Leone di attivazione di un nuovo corso di laurea in Medicina nella città di Crotone, interateneo tra l’Università della Calabria di Rende e l’università Magna Graecia di Catanzaro, che sarà la sede amministrativa. Le università pubbliche uniscono le forze per andare incontro alle esigenze del territorio di Crotone e fornire una formazione di alta qualità per gli aspiranti medici, sposando in pieno la volontà del presidente della Regione Roberto Occhiuto di far crescere in Calabria la formazione di specialisti del settore. Il rettore dell’Unical, Nicola Leone, per la prima volta anche in veste di presidente del Coruc, ha da subito attivato ogni azione necessaria per rispondere alla richiesta di attivazione di corsi di studio nella città di Crotone avanzata dal Presidente Occhiuto, con importanti ricadute sotto il profilo di crescita culturale, economico e sociale. Obiettivo pienamente condiviso dal rettore dell’ateneo catanzarese, Giovanni Cuda, dal rettore Giuseppe Zimbalatti dell’Università Mediterranea di Reggio e dai rappresentanti degli studenti Angelo Maletta, Mario Auddino e Nazzareno jr Zaccaria. Si partirà con Medicina, ma i due atenei già dal prossimo anno potrebbero attivare altri corsi interateneo in ambito sanitario.

I vantaggi delle università pubbliche. La scelta di istituire un corso offerto da due università pubbliche, rispetto alla proposta circolata nei mesi scorsi da parte di un ateneo privato, ha molteplici vantaggi, sia sotto il profilo economico che della qualità della formazione. Le università statali offrono tasse di iscrizione molto inferiori rispetto alle private, che possono raggiungere i 20.000 euro l’anno, ovvero 120.000 euro per l’intera durata del corso, precludendo a moltissimi studenti la possibilità di accedere alla formazione universitaria. Nelle statali, invece si arriva ad un massimo di 2.000 euro annui e le tasse sono calcolate in base al reddito, con la possibilità per molti studenti di accedere alla no tax area, ovvero all’esenzione completa dalle tasse per Isee fino a circa 23.000 euro. Vantaggio di cui usufruiscono più dei due terzi delle matricole degli atenei calabresi, che quindi si iscrivono all’università a costo zero. Non solo. Le università pubbliche garantiscono anche numerose borse di studio, che possono arrivare fino ad oltre 7.600 euro all’anno. Un beneficio fondamentale nel contesto socio-economico del territorio crotonese, purtroppo ancora tra i più poveri di Italia, che mal si sposa con costosi corsi privati. 

Il corso di laurea. Nello specifico, sarà attivato nella città di Crotone l’innovativo corso di laurea in Medicina e chirurgia TD (Tecnologie Digitali) che garantirà una formazione all’avanguardia e di alta qualità, con 84 posti a disposizione già nel primo anno accademico 2024/2025, che a regime supereranno quindi i 500 iscritti. Alla fine del percorso, oltre alla laurea in Medicina, gli studenti, aggiungendo pochi insegnamenti extra, potranno conseguire anche la laurea triennale in Ingegneria Informatica, curriculum bioinformatico. Per i primi tre anni le lezioni si terranno interamente nella sede di Crotone, principalmente con docenti Unical che forniranno allo studente la preparazione medica di base, unita alle competenze ingegneristiche e bioinformatiche. La sede didattica sarà messa a disposizione dal Comune di Crotone e sarà allestita dall’Unical che, oltre alle aule didattiche, provvederà a realizzare i laboratori di istologia, anatomia, informatica e inglese. I laboratori di microbiologia e genetica, di patologia generale e clinica e anatomia patologica si svolgeranno presso le strutture dell’Ospedale di Crotone.

Nel secondo triennio i corsi saranno dedicati alla formazione clinica e si terranno prevalentemente a Catanzaro – così come sarebbe avvenuto anche nel caso dell’università privata – ma anche a Crotone, dove l’Umg intende gradualmente spostare una parte delle attività didattiche.