Sabato 14 novembre in piazza per rivendicare il diritto alla salute, alla tutela della salute pubblica, ma non solo.
In piazza anche per parlare di lavoro, di crisi economica e anche di Abramo Customer Care. Oltre tre tè le associazioni che fino ad oggi hanno aderito all’iniziativa, una manifestazione che vedrà insieme cittadini, parti sociali, istituzione e politica.
Le norme per il contenimento del contagio da Covid-19 impongono restrizioni ed è per questo che per ciascuna associazione è autorizzata la presenza e partecipazione di due rappresentanti.
“L’attuale situazione – ha spiegato Fabio Tomaino (Uil) in un messaggio inoltrato ai lavoratori dell’Abramo – non consente di poter organizzare manifestazioni per come avremmo voluto per far sentire la voce dei lavoratori.
Le organizzazioni sindacali – ha proseguito Tomaino – staranno attente perché ancora la questione dell’Abramo Customer Care è una questione ambigua ed incerta.

Non conosciamo gli elementi del concordato e quindi non sappiamo quali sono le previsioni rispetto al pagamento degli stipendi e in che termini.

Si sta lavorando per rispettare il più possibile i tempi.

Bene il senso di responsabilità – ha concluso Fabio Tomaino – che i lavoratori stanno dimostrando, perché questo salterà all’occhio di chi intende investire in questa società. È la dimostrazione, ancora una volta, che il capitale umano è la risorsa principale dell’azienda! “

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