La corte di assise di Catanzaro ha condannato Francesco Pezziniti e Giuseppe Cortese, rispettivamente nonno e nipote.

Doppia condanna per l’omicidio di Stefano D’Arca, ucciso l’8 marzo del 2019 nei pressi di un noto bar cittadino con cinque colpi d’arma da fuoco.

Secondo quanto ricostruito dalla Squadra Mobile, Cortese, sarebbe andato a recuperare una pistola detenuta illegalmente da suo nonno in un hotel poco distante, a seguito di alcuni comportamenti molesti e danneggiamenti provocati dal D’Arca all’interno del suo locale.

Tuttavia, una volta giunto sul posto, l’anziano avrebbe impugnato l’arma e fatto ripetutamente fuoco contro la vittima.

Condannati entrambi per omicidio volontario: Pezziniti dovrà scontare 15 anni e 7 mesi di reclusione, Cortese accusato anche di concorso anomalo in omicidio – 11 anni.