Mercoledì 8 febbraio i Carabinieri della Stazione di Strongoli (KR) –
Compagnia di Cirò Marina (KR), hanno portato i loro auguri di compleanno a Tommaso Alberto
CAVARRETTA, classe 1923, originario di San Nicola dell’ Alto (KR), per il quale la locale
cittadinanza aveva organizzato una festa in occasione del suo centesimo compleanno presso la Casa
di Riposo per Anziani, a Strongoli, denominata “San Massimo”.
Tra gli invitati il Vicesindaco di San Nicola dell’Alto, Tiziana Basta ed i parroci Don Franco e Don
Yamid, rispettivamente delle parrocchie di San Nicola dell’Alto e di Strongoli, ma soprattutto
quell’Arma in cui nonno Alberto ha sempre creduto, nelle cui divise riecheggia quel lontano 1943,
quando richiamato presso il 42° Reggimento di Fanteria – Modena in Sanremo, sarebbe dovuto
andare al fronte estero per contribuire alla difesa nazionale all’alba della conclusione del secondo
Conflitto Mondiale.
Ben presto giunse quell’8 settembre che epilogò le sorti della guerra e nonno Alberto dovette
tornare dal distaccamento di Cinisello Balsamo alla sua casa natale di San Nicola dell’Alto a piedi,
in un lungo ed estenuante viaggio durato un mese, lungo il quale si sostenne solo grazie alla grande
forza d’animo, resilienza e come egli stesso ricorda, al supporto dei Comandi Carabinieri che via
via incontrava lungo il percorso. Una lunga vita da agricoltore che lo ha visto unito alla sua sposa
per circa sessantacinque anni, padre di tre figli e nonno di sei nipoti di cui uno, con suo grande
orgoglio ha scelto di indossare quella stessa giubba e bandoliera che tanto cara gli fu nel suo
peregrinare lungo lo Stivale.
La cerimonia alla quale il Vicecomandante ed i carabinieri della Stazione di Strongoli hanno preso
parte, testimoniando la vicinanza dell’istituzione alle fasce di popolazione più vulnerabili come gli
anziani, bisognosi più di tutti di cure ma soprattutto di quelle cordiali, genuine e accorate attenzioni,
che non li fanno sentire soli ed abbandonati, così come nonno Alberto, ormai vedovo da otto anni,
dimorante in una casa di riposo, si è conclusa con lo spegnimento delle numerose candeline e della
consueta foto ricordo che immortala il traguardo di vita di nonno Alberto ed alle spalle quei
carabinieri a cui sta a cuore la serenità ed il benessere di tanti anziani che come lui costituiscono la
memoria indelebile delle collettività di cui sono parte integrante.