Diciannove donatori per diciassette sacche di sangue raccolte, numeri che soddisfano pienamente l’istituto Ciliberto e l’Avis (associazione italiana volontari del sangue). Nella giornata di oggi una vera e propria “squadra” di volontari, infermieri, dottori coordinati dai responsabili provinciali scuola Silvio Gangi, che ha lasciato il testimone a Loredana Iannetti, hanno messo su un’organizzazione che non ha niente da invidiare a nessuno. Coadiuvati dalla professoressa Vincenza Rubino hanno messo a proprio agio gli studenti che si sono approcciati per la prima volta alla donazione volontaria di sangue. Studenti che si sono dimostrati campioni di solidarietà e di caparbietà perché sono stati più forti di ogni cosa. Un numero ridotto per via dei malanni di stagione, del freddo e del cattivo tempo che non ha permesso a tutti di recarsi a scuola e rendersi disponibili per la donazione volontaria. I diciannove però sono stati stoici e hanno tenuto altissimo il nome del Ciliberto che si conferma scuola generosa, altruista e soprattutto attenta ai bisogni del territorio, seguendo il solco tracciato dal dirigente scolastico Girolamo Arcuri. Diciassette sacche raccolte è un buon numero, ma che rappresenta solo il dato iniziale che vuole essere migliorato infatti nelle prossime settimane si organizzerà una nuova donazione da effettuare poi nel mese di maggio.

Non è stata solo una semplice iniziativa di donazione, ma l’avvio di una piena sinergia con l’Avis che rientra nel programma “A scuola di volontariato” uno dei tanti percorsi per le competenze e l’orientamento attivati dall’istituto. Già nei giorni scorsi era stato organizzato un convegno informativo, di preparazione alla donazione e di quanto sia importante e gratificante compiere un gesto che al donatore non costa sacrificio, ma che salva delle vite.

Gli studenti – donatori chiamati dalle proprie aule sono stati accolti in sala docenti dal meraviglioso staff dell’Avis che ha dato informazioni e li ha supportati alla compilazione della scheda conoscitiva. Poi uno alla volta sono stati visitati dai dottori che in quasi tutti i casi hanno dato l’assenso alla donazione, accompagnati poi all’autoemoteca parcheggiata nel cortile della scuola hanno effettuato la donazione per tornare in sala docenti ed essere coccolati e ristorati con una ricca colazione.

La giornata si è conclusa con ringraziamenti da ambo le parti e con la promessa di organizzare un convegno anche per le quarte classi per spiegare l’importanza della donazione e preparare i volontari alla futura donazione, ma soprattutto i vertici della scuola e dell’Avis hanno dovuto cedere alle richieste degli studenti che vogliono bissare la giornata e rifare la gratificante esperienza della donazione.