Di seguito la dichiarazione di Mario Galea.

“Ci ho pensato un po’, e oggi sono più che mai convinto della mia decisione. Tolgo il disturbo.Non parteciperò al Congresso cittadino del PD.

Resterò un militante iscritto al partito. Come sempre.

Lo so bene, i Congressi si celebrano con i numeri, e quando la forza prevale sulla ragione l’ultimo atto che resta, per senso di responsabilità, è quello di arrendersi, di farsi da parte, di lasciare spazio a chi vince anche grazie ad un modo di fare politica, evidentemente più “redditizio” di come invece la intendo io.Avete vinto, e allora congratulazioni.Purtroppo, nel nostro Partito si continua a privilegiare la solita, malinconica e miope mediazione fra gruppi dirigenti, per riempire caselle con cognomi, e non si libera invece l’azione politica, quella vera, che non esiste quasi più.Detto ciò, auguro a Leo Barberio e Annagiulia Caiazza un buon lavoro.Ne hanno bisogno.”